Marò: il Tribunale del Mare, ‘Girone a casa’. Ma l’India, ‘spetta alla Corte suprema’

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girone salvatoreL’India ha parzialmente raffreddato le speranze dell’Italia di riavere a casa il marò Salvatore Girone, dopo che Il Tribunale del Mare, presso il quale è in corso l’arbitrato richiesto dai due paesi su chi deve giudicare i due marò, ha stabilito oggi il rientro del militare a casa perlomeno fino alla fine del giudizio.
Per l’India infatti è la Corte suprema ad essere chiamata a decidere su quanto stabilito dalla Corte arbitrale.
I due fucilieri di Marina Massimiliano Latorre e Salvatore Girone sono accusati di omicidio in quanto il 15 febbraio 2012 avrebbero, stando alle accuse, sparato dalla petroliera Enrica Lexie uccidendo due pescatori dell’imbarcazione St. Anthony, scambiati per pirati: si trattava del conduttore Valentine Gelastine e del pescatore Ajesh Binki, morti mentre gli altri nove membri dell’equipaggio dormivano.
In mattinata una nota il ministero degli Esteri ha riportato che “Con riferimento a quanto riferito dall’ANSA la Farnesina informa che il Tribunale arbitrale istituito a L’Aja ha oggi  anticipato la propria decisione che il Fuciliere di Marina Salvatore Girone faccia rientro in Italia fino alla conclusione del procedimento arbitrale, avviato dal Governo il 26 giugno 2015. Le condizioni del rientro saranno concordate tra Italia e India.
Il Governo ha lavorato per sottoporre l’intera vicenda all’arbitrato internazionale e, in questo quadro, riportare a casa i due Fucilieri di Marina. L’ordinanza  annunciata apre la strada a questo risultato.
Si tratta quindi di una buona notizia per i due Fucilieri, le loro famiglie e per le ragioni sostenute dal Governo e dai nostri legali. Il Governo conta su un atteggiamento costruttivo dell’India anche nelle fasi successive e di merito della controversia.
La decisione del Tribunale de L’Aja recepisce le considerazioni legali e di ordine umanitario derivanti dalla permanenza di Girone in India da oltre quattro anni e che avrebbe potuto prolungarsi per altri due o tre anni, tenuto conto della prevista durata del procedimento arbitrale.
Il Governo avvierà immediatamente le consultazioni con l’India affinché siano in breve tempo definite e concordate le condizioni per dare seguito alla decisione del Tribunale arbitrale.
Il Governo sottolinea che la decisione odierna del Tribunale relativa alle misure richieste dall’Italia in favore del Sergente Girone non influisce sul prosieguo del procedimento arbitrale, che dovrà definire se spetti all’Italia o all’India la giurisdizione sul caso della Enrica Lexie”.
Da Firenze, dov’era con il premier giapponese Shinzo Abe, il premier Matteo Renzi ha commentato che “E’ un passo avanti davvero significativo al quale abbiamo lavorato con grande dedizione e determinazione”. “Siamo sempre pronti a collaborare” con l’India, ha aggiunto Renzi lanciando “un messaggio di amicizia e collaborazione al grande popolo indiano e al primo ministro indiano” Narendra Modi.