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Il Dalai Lamma si è recato in visita in Messico da dove ha lanciato i suoi appelli alla pace: “Ci sono molte parti del mondo – ha affermato – nelle quali c’è violenza, in questo momento la situazione più seria mi sembra in Siria. Queste sono le conseguenze dei nostri errori e negligenze del passato. Perciò oggi dobbiamo sforzarci perché questo secolo veda un mondo più pacifico”.
Tenzin Gyatso, questo il nome secolare del Lama, si è quindi soffermato sulle violenze che intessano il Messico, paese dal 2007 percorso da una Guerra della Droga che ha provocato 90mila morti, ed ha chiesto che “si faccia qualcosa”. E quel “qualcosa” deve partire dal basso: “I governi – ha spiegato – devono agire certo, ma lo sforzo vero e decisivo deve venire dalle persone comuni, dalla popolazione”.
Nonostante la Cina abbia scelto di non stringere eccessivi legami commerciali o investimenti con il Messico, per non danneggiare il rapporto con gli Stati Uniti, le autorità del paese latino hanno riservato una certa freddezza alla visita del Dalai Lama, tant’è che questi non è stato ricevuto dal presidente della Repubblica.
