MESSICO. Importante rimpasto nel governo Peña Nieto

di Marco Dell’Aguzzo –

pena-nietoEnrique Peña Nieto ha provveduto ad un importante rimpasto del gabinetto di governo in vista della seconda metà del suo mandato presidenziale, che si concluderà nel 2018.
José Antonio Meade, già segretario degli Affari esteri, passa ora alla Segreteria per lo sviluppo sociale, rimpiazzato dall’ex-segretaria per il Turismo Claudia Ruiz Massieu Salinas. Aurelio Nuño Mayer abbandona la sua carica di capo di gabinetto e diventa il nuovo segretario dell’Istruzione. Monte Alejandro Rubido García cede la gestione della Commissione nazionale di sicurezza a Renato Sales Heredia.
I cambiamenti mostrano, secondo alcuni analisti, come Peña Nieto stia cercando di ampliare le sue opzioni in vista di un probabile successore, dopo che i suoi “uomini di fiducia” – Osorio Chong e Videgaray – non si sono rivelati in grado di gestire alcune crisi. Ma nessuno dei due, tuttavia, è stato sostituito.
Miguel Ángel Osorio Chong mantiene la sua carica di segretario degli Interni nonostante i problemi di sicurezza pubblica, nonostante il caso dei 43 di Ayotzinapa, nonostante l’evasione del pericoloso narcotrafficante Joaquín “El Chapo” Guzmán da un carcere di massima sicurezza, nonostante lo scandalo Hacking Team (aveva negato che l’amministrazione Peña Nieto avesse acquistato software di sorveglianza dall’azienda milanese, ma venne poi diffusa la fattura di un contratto da 205.000 euro siglato nell’aprile 2015) e nonostante le accuse di corruzione (ancora nell’aprile 2015 si scoprì che il ministro possedeva due lussuose abitazioni finanziate da un appaltista che ebbe più volte modo di favorire durante i suoi anni da governatore dello stato di Hidalgo, dal 2005 al 2011).
Luis Videgaray Caso resta il segretario delle Finanze nonostante la crisi economica in cui il Messico si trova immerso (quest’anno il settore export ha registrato un deficit commerciale di oltre 2 miliardi di dollari), con la valuta nazionale che ha toccato vari minimi storici di valore rispetto al dollaro statunitense (ma pare che il peso messicano sia ora in una fase di recupero, grazie anche all’aumento dei prezzi del petrolio).
Secondo Octavio Rivera del “Daily Post”, la decisione di Peña Nieto di assegnare una poltrona importante – quella della Segreteria dell’Istruzione – ad Aurelio Nuño mostrerebbe tutta la fiducia che il presidente ripone in lui e tutta la sua volontà di metterlo in mostra per farne un potenziale successore. Osorio Chong e Videgaray, sempre secondo Rivera, ne escono indeboliti, se non sconfitti. Ma i due costituiscono le fondamenta su cui si basa il governo di Peña Nieto, ne occupano i posti più importanti e, si potrebbe dire, “sono lì per restare”.

Twitter: @marcodellaguzzo