MOLDAVIA. Delegazione franco-tedesca per scongiurare la secessione della Transnistria

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transnistria 2Non solo in Ucraina spirano i venti di secessione: nella piccola Moldavia, paese di 3,6 mln di abitanti schiacciato fra la Romania e l’Ucraina, a volersi staccare e passare con la Russia è la Transnistria, già stato indipendente de facto, non riconosciuto dall’Onu in quanto de iure parte di Chisinau, ma con una propria moneta, propri passaporti e un proprio governo.
Il 18 marzo scorso la Transnistria (555.000 abitanti) ha chiesto ufficialmente di aderire alla Russia, per cui si temono disordini, se pur in scala ridotta, simili a quelli che stanno avvenendo nella parte orientale dell’Ucraina.
Per scongiurare tale pericolo una delegazione franco-tedesca si è recata a Chisinau per esprimere sostegno al premier Iurie Leanca: come ha affermato il ministro degli Esteri francese Laurent Fabius, “Non vogliamo costruire nuove barriere attraverso il continente, ma al contrario vogliamo avvicinare la Moldova all’Unione Europea e permettere allo stesso tempo che le relazioni con la Russia siano eccellenti. Sottolineo il nostro pieno sostegno all’integrità territoriale della Moldova”.
In giugno la Moldova firmerà formalmente l’accordo di associazione con l’Unione Europea siglato a dicembre.