Hamas e al-Fatah si riconciliano: aumenta la pressione su Israele

di Enrico Oliari –

abu mazenHamas e al-Fatah hanno annunciato ufficialmente la riconciliazione: ad renderlo noto per primo è stato il premier del governo di Gaza, espressione di Hamas, Ismail Haniyeh, il quale ha dichiarato alla stampa: “Diamo una buona notizia al nostro popolo. L’epoca delle divisioni è passata”.
Le due fazioni, fortemente spaccate dal 2007 anche perché la posizione di Hamas su Israele era più radicale ovvero ne prevedeva la cancellazione, hanno trovato punti di incontro fra cui la guida dei palestinesi, che spetterebbe ad Abu Mazen, e le elezioni parlamentari, che potrebbero tenersi entro sei mesi.
Hamas sarebbe quindi ora disponibile alla soluzione dei due stati, intesa che darebbe il via all’unità fra i palestinesi, ovvero a un fronte politico comune nelle trattative con Israele e con la comunità internazionale per la nascita della Palestina.
Già ieri un furioso premier israeliano, Benjamin Netanyahu, aveva tuonato che “Abbas (vero nome di Abu Mazen, ndr.) dovrà scegliere se dialogare con Hamas o se dialogare con Israele”, ma oggi gli ha risposto lo stesso leader dell’Autorità nazionale palestinese, il quale ha detto che “non c’è incompatibilità fra la riconciliazione e i colloqui”.
Nonostante le trattative in corso, Israele ha continuato anche nelle ultime settimane a costruire alloggi nei Territori occupati, portando la propria posizione ad essere insostenibile anche da parte degli alleati più classici, come Unione europea e Usa: l’azione di Abu Mazen è quindi incentrata sull’ottenere l’appoggio della comunità internazionale e di certo l’unità ritrovata con Hamas darà senso a tale strategia.