Montenegro. Milatović ha vinto il ballottaggio delle presidenziali contro Đukanović

di Alberto Galvi

Jakov Milatović ha vinto il ballottaggio delle elezioni presidenziali montenegrine contro Milo Đukanović. Il leader di lunga data del Montenegro Djukanovic ha riconosciuto la sua sconfitta. Đukanović è stato un pilastro politico in Montenegro per decenni, ricoprendo in diversi periodi vari incarichi, sia come presidente sia come primo ministro. Milatović è stato anche ministro dello Sviluppo economico dopo le elezioni parlamentari del 2020, che hanno portato al primo governo non guidato dal DPS (Partito Democratico dei Socialisti).
Il ballottaggio è arrivato due settimane dopo il primo turno, dove Đukanović ha battuto una serie di avversari sperando di scuotere la scena politica. La sconfitta di domenica rappresenta una delle più grandi battute d’arresto per Đukanović da quando ha assunto per la prima volta il timone dell’ex repubblica jugoslava nel 1991; nel 2006 ha supervisionato la dichiarazione di indipendenza.
Sotto la guida di Đukanović e del suo partito il DPS il Montenegro è entrato a far parte della NATO, ha avviato il processo negoziale per l’adesione all’UE e si è allontanato dall’influenza della Russia. Il DPS, d’altra parte, ha assistito a ripetute battute d’arresto da quando il partito ha subito la sua prima grande sconfitta nelle elezioni parlamentari del 2020. Da allora il Montenegro è passato di crisi in crisi con il crollo di due governi.
La sua sconfitta probabilmente peserà pesantemente sugli equilibri di potere nella nazione balcanica in vista delle elezioni parlamentari anticipate previste per giugno, dopo mesi di stallo dalla caduta del governo ad agosto. Il presidente del Montenegro, eletto per un mandato di cinque anni, ha una posizione prevalentemente cerimoniale e la maggior parte del potere politico ricade sul primo ministro.