Nagorno Karabakh: l’Armenia voterà il riconoscimento. Baku, ‘sarebbe la fine degli accordi di pace’

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Nagorno karabakhDopo gli scontri delle scorse settimane, si mantiene alta la tensione sul Nagorno Karabakh, territorio resosi indipendente grazie al supporto di Erevan e conteso all’Azerbaijan.
Giovedì prossimo il governo armeno voterà se chiedere la Parlamento il riconoscimento dell’autoproclamata repubblica del Nagorno Karabakh, cosa a cui, se si arrivasse, potrebbe portare ad una riacutizzazione del conflitto dagli esiti imprevedibili. Tra l’altro il Nagorno Karabakh comprende sette province che erano, fino alla guerra 1992 – 1994, tradizionalmente di etnia azerbaigiana, per cui vi è stato un esodo di profughi confluito a Baku e nelle altre città del paese.
La tregua – se così si può chiamare – è gestita dal “Gruppo di Minsk” a cui partecipano Osce, Russia, Francia e Stati Uniti.
In vista del voto di giovedì Baku ha oggi messo le mani avanti e il portavoce del ministero degli Esteri Khikmet Gadzhiyev ha comunicato che “Riconoscendo il regime separatista nella terra azera occupata, Yerevan rifiuterà di fatto il processo di pace lanciato dal Gruppo di Minsk. Questo significherebbe la fine del processo di pace, dal momento che il gruppo di Minsk dovrebbe rinunciare al suo mandato”.
La repubblica del Nagorno Karabakh non è al momento riconosciuta da nessun paese.