NATO. Gli Usa dislocano altri uomini, mezzi ed armi nell’Europa centro-orientale

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Nato sedutaAshton B. Carter, segretario alla Difesa Usa, ha reso nota l’intenzione dell’amministrazione Obama di rafforzare la presenza della Nato nell’Europa orientale: “Noi intendiamo dislocare temporaneamente veicoli di una brigata corazzata e l’equipaggiamento relativo nei Paesi dell’Europa centrale e orientale”, ha affermato Carter in una conferenza stampa congiunta a Tallinn con i tre ministri della Difesa di Estonia, Lettonia e Lituania.
Si tratta della risposta a quanto annunciato lo scorso 17 giungo dal presidente russo Vladimir Putin, il quale ha comunicato di aver disposto l’implementazione delle capacità militari con 40 nuovi missili balistici intercontinentali dotati di testate nucleari, “in grado di sfuggire anche ai più sofisticati sistemi di difesa antimissilistica”.
A dire il vero gli Stati Uniti già da tempo stanno incrementando truppe ed armamenti nell’area, per cui è in corso l’escalation da Guerra fredda paventata pochi mesi orsono dal l’ex segretario dell’Unione Sovietica Michail Gorbaciov.
A Putin, il quale aveva affermato che “Puntiamo armi solo contro chi ci minaccia”, il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg aveva replicato che il suo è “un tintinnio di sciabole ingiustificato, destabilizzante e pericoloso” e che “la Russia sta sviluppando nuove capacità nucleari”, “usa di più la retorica atomica nel comunicare la strategia di difesa”. Le posizioni di Putin – aveva aggiunto Stoltenberg – “confermano uno schema aggressivo”. Tuttavia appare evidente che la Nato non sia da meno.