Nato. Rutte in pole position

di Alberto Galvi

Il primo ministro olandese uscente Mark Rutte è sostenuto dalle principali potenze della NATO come candidato alla segreteria generale in un momento cruciale. In particolare Stati Uniti, Regno Unito, Francia e Germania hanno indicato in Rutte il successore dell’attuale segretario Jens Stoltenberg, il quale terminerà il suo mandato iniziato nel 2014 il prossimo ottobre.
Il nuovo segretario generale entrerà in carica in un momento di attività intensa per l’Alleanza atlantica a causa soprattutto del conflitto russo-ucraino, con il rischio che questo possa allargarsi o avere ricadute dirette sui paesi membri.
Rutte è l’unico candidato ufficiale per la carica, ma anche il nome del presidente rumeno Klaus Iohannis è spuntato recentemente in discussioni informali. Altri candidati potrebbero essere il primo ministro estone Kaja Kallas e il ministro degli Esteri lettone, Krisjanis Karins. Ma con il sostegno di Washington, di tre delle grandi nazioni europee e di circa altri 16 membri della NATO, Rutte è il papabile, anche se potrebbe incontrare l’opposizione di Turchia e Ungheria.
La NATO è stata fondata nel 1949: è un’alleanza politico-militare di paesi del Nord America e dell’Europa. Conta attualmente 31 membri e la Svezia dovrebbe aderirvi a breve.
Sancito all’articolo 5 del trattato istitutivo è il principio della difesa collettiva, secondo cui un attacco ad un membro è considerato un attacco a tutti. I leader della NATO sono nominati per consenso, il che significa che tutti i membri devono acconsentire alla decisione finale.
Nel vertice Nato del 2008, tenutosi a Bucarest, era stata decisa l’adesione di Ucraina e Georgia, due repubbliche ex-sovietiche.

Sono paesi membro della Nato: Albania, Belgio, Bulgaria, Canada, Croazia, Danimarca, Estonia, Francia, Finlandia, Germania, Grecia, Islanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Macedonia del Nord, Montenegro, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Romania, Slovenia, Slovacchia, Spagna, Stati Uniti, Turchia, Ungheria.