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Ennesimo attentato ad opera del Boko Haram, il gruppo islamista-secessionista responsabile di innumerevoli stragi e del rapimento di intere scolaresche: cinque giovani ragazze, se non bambine, si sono fatte esplodere presso una moschea affollata di Maiduguri, nel Borno, uccidendo 14 persone e ferendone una quarantina.
Non si tratta del primo caso in cui i jihadisti impiegano bambine per tali azioni, in quanto eludono più facilmente i controlli di sicurezza.
Maiduguri sembra essere la città più martoriata dalla violenza del Boko Haram, ed anche lo scorso 20 settembre in una serie di attacchi sono rimaste uccise 117 persone.
Il Boko Haram ricorre sempre più spesso ai kamikaze per le azioni di terrorismo, ma è incalzato ormai dall’esercito nigeriano, supportato da militari di Ciad, Niger, Benin e Camerun. Sono oltre 15mila le vittime civili imputabili al Boko Haram nella guerra in corso nei tre stati nordorientali di Borno, Yobe e Adamawa. Il Boko Haram recentemente si è riconosciuto nell’Isis.
