Nigeria. I gruppi armati hanno ucciso più di 100 persone nella regione di Plateau

di Alberto Galvi

Nelle città della Nigeria centrale gruppi armati hanno ucciso in una serie di attacchi più di 100 persone, in una regione con persistenti tensioni religiose ed etniche. I funzionari locali hanno affermato che il bilancio degli attacchi del fine settimana da parte di gruppi armati, a volte chiamati “banditi”, è salito a 113, in netto aumento rispetto al conteggio iniziale di 16 del governo.
Plateau è uno dei numerosi Stati che compongono la cintura centrale della Nigeria, etnicamente e religiosamente diversificata, dove il cambiamento climatico e l’espansione dell’agricoltura hanno messo a dura prova le comunità e aumentato le tensioni tra pastori musulmani e agricoltori cristiani.
Negli ultimi anni centinaia di persone sono state uccise in casi di violenza intercomunale. La Nigeria nord-occidentale e centrale è da tempo terrorizzata da milizie di banditi che operano da basi nel profondo delle foreste e fanno irruzione nei villaggi per saccheggiare e rapire i residenti a scopo di riscatto.
Il conflitto continua ad affliggere le regioni settentrionali e centrali del paese, dove sono attivi gruppi armati e le forze governative sono state accusate di aver commesso abusi. Questo mese il presidente nigeriano Bola Tinubu ha ordinato un’indagine dopo che un attacco di droni militari ha ucciso 85 civili riuniti per una celebrazione religiosa.
Il governo prenderà misure proattive per frenare gli attacchi in corso contro i civili innocenti. Le autorità nigeriane non sono riuscite a porre fine ai frequenti attacchi mortali contro le comunità rurali dello stato di Plateau. La competizione per le risorse naturali tra pastori e agricoltori nomadi, intensificata dalla rapida crescita della popolazione e dalle pressioni climatiche, ha anche esacerbato le tensioni sociali e scatenato la violenza.