Niger. I leader militari hanno sospeso ogni cooperazione con l’OIF

di Alberto Galvi

I leader militari nigerini hanno sospeso ogni cooperazione con l’OIF (Organizzazione internazionale delle nazioni francofone), azione che rientra nelle intenzioni di recidere progressivamente i legami con la Francia. L’organismo, formato da 88 membri, è sempre stato utilizzato da Parigi come strumento per difendere gli interessi francesi.
L’OIF promuove la lingua francese, sostiene la pace e la democrazia e incoraggia l’istruzione e lo sviluppo nei paesi francofoni di tutto il mondo, molti dei quali sono ex colonie francesi. In Niger l’OIF manterrà quei programmi a beneficio diretto delle popolazioni civili e di coloro che contribuiscono al ripristino della democrazia.
La scorsa settimana l’OIF aveva già sospeso la maggior parte della cooperazione con il Niger a causa del colpo di Stato. La comunità internazionale, e soprattutto i paesi occidentali, hanno condannato all’unanimità il rovesciamento militare del presidente eletto Mohamed Bazoum, avvenuto il 26 luglio.
Gli Stati Uniti, l’Unione Europea e la Francia hanno sospeso la cooperazione militare e l’assistenza finanziaria, mentre l’ECOWAS ha imposto pesanti sanzioni per incoraggiare il ritorno al governo civile. I nuovi leader militari devono ancora annunciare il calendario delle elezioni. Il governo non ha ancora deciso per quanto tempo manterrà il potere.
Il Niger ha risposto alla reazione europea ponendo fine a due missioni di sicurezza e difesa dell’UE nel paese e abrogando la legge che criminalizzava il traffico di migranti verso l’Europa.