Nigeria. Sindacati e governo concordano un termine di 8 settimane per risolvere le questioni controverse

di Alberto Galvi

Alcuni sindacati nigeriani e il governo hanno concordato un termine di otto settimane per risolvere tutte le questioni controverse dei lavoratori, come la rimozione del sussidio per il carburante da parte del governo. Il NLC (Nigeria Labour Congress) e il TUC (Trade Union Congress) avevano minacciato di scioperare dopo che i prezzi del carburante erano triplicati in seguito alla decisione del presidente Bola Tinubu di eliminare il controverso sussidio.
Il sussidio è stato introdotto nel 1970 per attutire l’effetto dell’aumento dei prezzi globali del petrolio. Nel gennaio 2012 un’ondata di scioperi e proteste, conosciuta come Occupy Nigeria, è seguita quando il governo ha annunciato la fine del sussidio, con le autorità che alla fine hanno fatto marcia indietro. Tra coloro che si opponevano alla misura c’erano l’allora leader dell’opposizione Tinubu e l’ex presidente Buhari.
Le parti in causa sull’accordo si riuniranno nuovamente il 26 giugno. Tinubu, che è entrato in carica il mese scorso, sta intraprendendo le più grandi riforme della Nigeria da decenni, cercando di affrontare la bassa crescita, l’elevato onere del debito, l’aumento dell’inflazione e la crescente insicurezza nella più grande economia africana. Tinubu ha promesso di rimettere in sesto l’economia del paese africano, che ha subito due recessioni negli ultimi otto anni, sotto il suo predecessore Muhammadu Buhari.
I colloqui con i sindacati sono una delle prime sfide che la nuova amministrazione deve affrontare mentre porta avanti una serie di riforme economiche. Le parti hanno concordato di istituire gruppi di lavoro, che dovrebbero iniziare a presentare le loro relazioni la prossima settimana, e hanno anche istituito un comitato direttivo presidenziale che funge da coordinamento per sottocomitati tecnici sui diversi argomenti trattati.