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Il presidente dell’Autorità nazionale palestinese Abu Mazen (Mahmoud Abbas) ha incontrato oggi a Bruxelles il presidente del Parlamento europeo Martin Schultz.
L’incontro è stato cordiale e di confronto sulla cronica crisi mediorientale, per cui in passato ai vari annunci del premier israeliano Benjamin Netanyahu di nuove costruzioni nei territori occupati era seguito l’irrigimento di Bruxelles: nel 2014 l’Unione Europea aveva stabilito l’interruzione di ogni rapporto con aziende ed organizzazioni israeliane nei territori occupati, ovvero di sospendere il flusso di investimenti, quindi le banche olandesi e danesi avevano rotto i rapporti con l’israeliana Hapolaim Bank e l’Orange France aveva annunciato l’intenzione di lasciare il paese.
Tuttavia oggi a Bruxelles neppure l’atteggiamento di Abu Mazen è parso conciliante, dal momento che, come ha riportato la stampa israeliana, il leader palestinese si è rifiutato di incontrare il presidente israeliano Reuven Rivlin, anch’egli in questi giorni nella capitale belga.
Ieri Rivlin è intervenuto al parlamento Europeo per spiegare tra le varie cose le obiezioni israeliane all’iniziativa francese di una Conferenza internazionale per riavviare il processo di pace in Palestina, iniziativa appoggiata dall’Unione Europea e che invece vede il favore dei palestinesi.
Israele vorrebbe invece una trattativa diretta con la controparte, senza precondizioni, ma la storia ha disamorato che senza una mediazione sovranazionale non è possibile arrivare al riavvio dei processi di pace.
