Perù. Rilasciato l’ex presidente Fujimori

di Alberto Galvi

L’ex presidente peruviano Alberto Fujimori, in detenzione in quanto ritenuto colpevole di violazioni dei diritti umani durante il suo decennio di governo, negli anni ’90, è stato rilasciato dal carcere Barbadillo di Lima su decisione della Corte costituzionale, che ha ripristinato la controversa grazia del 2017.
La decisione dei giudici è stata dettata da motivi umanitari per le condizioni di salute in cui versa l’ex presidente, ma si sono levate le critiche della Corte interamericana dei diritti dell’uomo e delle famiglie delle vittime. Fujimori è stato in prigione per 16 anni dopo essere stato estradato dal Cile nel 2007. Folle di sostenitori si sono radunate fuori dal carcere. Prima di essere portato via in un camion grigio, Fujimori ha abbracciato i suoi due figli: Keiko e Kenji.
Alberto Fujimori è di origini giapponesi e ha guidato il paese dal 1990 al 2000. I sostenitori credono che abbia salvato il Perù dal gruppo armato Sendero Luminoso e dal collasso economico. I critici tuttavia sostengono che abbia abusato della democrazia e commesso atrocità durante la battaglia del suo governo contro Sendero Luminoso.
Fujimori è stato messo sotto accusa nel novembre 2000. Successivamente è fuggito in Cile, da dove è stato estradato. L’ex presidente è stato condannato nel 2009 per aver ordinato l’uccisione di 25 persone nel 1991 e nel 1992, ma è stato graziato nel dicembre 2017 dall’ex presidente Pedro Pablo Kuczynski. Nel 2021 un giudice ha stabilito che Fujimori, all’epoca, non poteva essere perseguito nel caso per motivi tecnico-legali. In questi giorni soffre di problemi respiratori, neurologici e di ipertensione, e delle recidive di cancro alla lingua.