Pomerania-Meclemburgo. Batosta per Merkel, superata dall’Afd nel suo Land: paga la politica sui rifugiati

di Guido Keller

Petry frauke grandeBERLINO. Sconfitta politica per Angela Merkel, che alle regionali della Pomerania-Meclemburgo ha visto la sua Cdu venire superata dal partito di estrema destra Alternative fuer Deutschland (Afd), guidato da Frauke Petry: primo partito (30,6%), seppure in calo di 5 punti rispetto al 2011, resta la Spd di Erwin Sellering, che quindi continuerà a governare il Land nordorientale con la Cdu nel quadro della Grosse Koalition, ma i populisti di Petry hanno portato a casa il 21% dei voti, contro il 19% dei cristiano-democratici.
Merkel paga certamente lo scotto di una politica di accoglienza dei profughi poco accettata dai tedeschi, nonostante la Pomerania-Meklemburgo abbia ricevuto la ripartizione minore di richiedenti asilo. D’altronde nella regione è da poco stato raggiunto un buon livello di benessere, dopo cioè gli sforzi dovuti alla riunificazione, ed a molti tedeschi della Germania orientale pesa l’idea di riprendere a fare sacrifici per le politiche migratorie proposte dalla cancelliera. Difatti per Petry, Merkel paga nel suo collegio elettorale “La catastrofica politica dei profughi che domina tutto”.
Per Peter Tauber, segretario della Cdu, si tratta di un “risultato amaro”, influenzato “dalla volontà di esprimere un voto di protesta”.
Tuttavia i segnali c’erano tutti, dal momento che già in marzo la Cdu aveva ricevuto una batosta nei tre Laender di Baden-Wuerttemberg, Renania Palatinato e Sassonia-Anhal, vedendo crescere a suo scapito proprio l’Afd.
Dal parlamento regionale della PomerNia-Meclemburgo restano fuori l’estrema destra dell’Npd ed i Verdi, crollati sotto lo sbarramento del 5%.

Nella foto: la leader dell’Afd Frauke Petry.