Qatar. Prorogato di 48 ore l’ultimatum di Arabia Saudita ed Egitto

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Nonostante Doha abbia già fatto sapere la non accettazione dei 13 punti espressi da Arabia Saudita, Emirati Arabi, Egitto, Yemen e Bahrein per porre fine all’isolamento del Qatar, gli stessi paesi arabi hanno deciso oggi, a termini scaduti, la proroga dell’ultimatum di altre 48 ore.
Alla base della crisi diplomatica vi è l’accusa di sostegno del terrorismo, incredibile perché mossa da paesi come l’Arabia Saudita che in materia non possono certo dire di essere casti e puri; in realtà a non andare giù in primis a Riad, che con il Qatar è ai ferri corti ormai da anni, sono le interazioni con l’Iran, paese con il quale condivide giacimenti di gas per motivi geografici.
Tra le 13 condizioni poste vi sono la chiusura del principale media panarabo al-Jazeera, accusato dall’Egitto di diffondere la dottrina dei Fratelli Musulmani e in diretta concorrenza con la saudita al-Arabiya, la chiusura dei rapporti con l’Iran, la chiusura della la base turca di Doha e “riparazioni” in denaro da versare ai sauditi e agli altri paesi del blocco.
La mancata accettazione delle 13 condizioni, palesemente fatte per non essere accettate, potrebbe portare tuttavia ad uno scontro diplomatico senza precedenti, se non a un conflitto vero e proprio.
Pochi giorni fa a Roma il ministro degli Esteri qatarino Mohammed al-Thani ha spiegato che “Noi cerchiamo di essere più costruttivi con gli altri Paesi del Golfo, attraverso la mediazione del Kuwait e il sostegno degli Usa. Il Qatar non ha problemi a discutere le richieste, ma deve essere su basi chiare e ad una condizione: la nostra sovranità deve essere intaccabile”.