Regeni: Hollande e Gabriel chiedono il rispetto dei diritti umani. Al-Sisi, ‘non possiamo’

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Hollande con al-sisiSia il presidente francese Francois Hollande che il vicecancelliere tedesco Sigmar Gabriel, che hanno incontrato in due diverse occasioni al Cairo il presidente egiziano Abdel Fatah al-Sisi, hanno espresso senza giri di parole preoccupazione per la situazione dei diritti umani, citando il caso di Giulio Regeni.
Il primo è Hollande, giunto in Egitto per vendere un satellite, quattro navi da guerra e 24 rafale, il quale ha esordito rammentando al collega che “I diritti umani sono anche un mezzo di lotta al terrorismo”. Ha quindi comunicato in conferenza stampa di aver parlato con al-Sisis sia del caso di Giulio Regeni che di quello di Eric Lang, un insegnante francese morto nella cella di n un commissariato del Cairo nel 2013.
Il presidente egiziano ha ribattuto affermando di “voler chiarire qualcosa di importante alla comunità europea ed anche agli egiziani: ci sono tentativi di abbattere le istituzioni egiziane, come la polizia, la magistratura ed anche il Parlamento”, per cui “Il nostro lavoro è di proteggere una nazione di 90 milioni di persone, non potete immaginare cosa succederebbe al mondo intero se questo Paese crollasse”. Tuttavia per al-Sisi “non è possibile applicare gli standard europei” sul rispetto dei diritti umani in Egitto, dal momento che “la regione in cui viviamo è molto turbolenta”.
Oggi il vicecancelliere tedesco Sigmar Gabriel ha affermato in conferenza stampa che “I casi di crescenti violazioni dei diritti umani in Egitto, casi come quello dello studente italiano, ci spaventano e ci preoccupano e danneggiano anche l’immagine dell’Egitto”. Ha quindi aggiunto di aver chiesto ad al-Sisi un’indagine rapida e completa. Gabriel si è recato in Egitto per l’interscambio in corso da 5 miliardi, ed è giunto con 120 imprenditori, il doppio di quelli portati da Hollande.

Foto: Getty images.