RUSSIA. Gli Arctic30 non possono lasciare il paese; proposta di Putin su amnistia

di Giacomo Dolzani

russia piattaformaIl comitato investigativo russo, che doveva decidere se concedere o no la possibilità di tornare in patria agli attivisti di Greenpeace, arrestati dopo l’azione dimostrativa contro una piattaforma petrolifera di proprietà del colosso degli idrocarburi Gazprom, ha negato loro il diritto di lasciare il paese.
I trenta membri della Ong ambientalista, arrivati nell’Artico a bordo di una nave e giunti vicino agli impianti estrattivi al fine di protestare contro lo sfruttamento dei giacimenti di greggio situati nell’area, erano già stati liberati su cauzione; tra loro anche l’italiano Cristian D’Alessandro.
Ad alimentare la speranza delle famiglie degli attivisti ci sono però le parole del presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin, il quale non ha mai assunto posizioni troppo dure nei confronti dei cosiddetti Arctic30, affermando più volte che il loro, benché illegale, non è stato un atto di pirateria come molti hanno affermato; di recente infatti Putin avrebbe avanzato l’ipotesi di un’amnistia nei loro confronti.