Sahel. Burkina Faso, Mali e Niger vogliono creare una confederazione

di Alberto Galvi –

Per due giorni i massimi diplomatici dell’Alleanza degli Stati del Sahel si sono incontrati a Bamako, in Mali. Precedentemente, a metà settembre, i leader militari di Mali, Burkina Faso e Niger avevano sottoscritto un patto di mutua difesa come parte dell’obiettivo a lungo termine di unire i vicini dell’Africa occidentale all’interno di una federazione. Riunitisi a fine novembre, i ministri dell’Economia e delle Finanze dei paesi interessati hanno consigliato la creazione di un fondo di stabilizzazione, una banca di investimento e un comitato che studierebbe un’unione economica e monetaria.
I ministri degli Esteri di Burkina Faso, Mali e Niger hanno raccomandato la creazione di una confederazione. Lo scopo dei colloqui era quello di approfondire il funzionamento della nuova alleanza, mentre i ministri sottolineavano l’importanza della diplomazia, della difesa e dello sviluppo per consolidare l’integrazione politica ed economica. In una dichiarazione congiunta al termine dell’incontro di due giorni a Bamako, i ministri degli Esteri hanno parlato del grande potenziale dell’iniziativa per la pace, la stabilità, la forza diplomatica e lo sviluppo economico che offrirebbe un’alleanza politica rafforzata.
L’instabilità politica dei tre paesi ha inferto un duro colpo alle loro economie. Nel febbraio 2023 il numero di morti legati alla violenza politica era aumentato del 77 per cento in Burkina Faso e del 150% in Mali rispetto al 2021. Il Burkina Faso è ora il paese con il maggior numero di vittime di atti di terrorismo nel mondo, davanti all’Afghanistan. Anche la partecipazione del Gabon e del Niger al programma commerciale AGOA (African Growth and Opportunity Act) è stata interrotta dagli Stati Uniti.