Brasile. Lula ha assunto la presidenza del G20

di Alberto Galvi –

Il Brasile di Luiz Inácio Lula da Silva ha assunto la presidenza del G20 il 1 dicembre, in un contesto di due guerre in corso e di un’economia globale in rallentamento. Il G20 è il gruppo delle maggiori economie del mondo, che si coordinano su questioni chiave della politica globale. 
Il G20 è stato fondato nel 1999 in seguito alla crisi finanziaria asiatica. Originariamente concepito come un Consiglio dei ministri delle Finanze per discutere la politica macroeconomica, da allora il suo ambito si è ampliato fino a coprire questioni che vanno dallo sviluppo globale al cambiamento climatico e all’uguaglianza di genere.
Nel complesso i paesi del G20 rappresentano l’85 per cento della produzione globale e due terzi della popolazione mondiale. Il G20 è composto dall’Unione Europea e da altri 19 paesi, un mix di economie avanzate ed emergenti. Al vertice di settembre l’India ha invitato l’Unione africana, che rappresenta 55 paesi di tutto il continente, a diventare membro del gruppo. Questo è stato visto come un passo per mitigare il senso di sfiducia tra nazioni ricche e povere. I critici a loro volta hanno liquidato il G20 come un luogo di chiacchiere inefficace. 
Dopo gli attacchi di Hamas del 7 ottobre e il conseguente bombardamento israeliano di Gaza, il Brasile ha sostenuto da tempo la soluzione dei due Stati. Lula ha più volte chiesto una fine rapida e definitiva dei combattimenti, ma ha irritato i leader occidentali suggerendo che Russia e Ucraina condividessero la responsabilità congiunta del conflitto.
Inoltre Lula ha pubblicamente sostenuto la partecipazione sia di Xi Jinping che di Vladimir Putin al G20 a Rio de Janeiro il prossimo anno, durante il 19mo vertice dei capi di Stato e di governo che si terrà il 18 e 19 novembre 2024. Lula ha annunciato le tre priorità chiave del Brasile come capo del G20: riforma della governance economica globale, inclusione sociale e lotta contro la fame, ed eliminazione graduale dei combustibili fossili a favore delle energie rinnovabili.