Sahel. Mali, Burkina Faso e Niger firmano un patto di mutua difesa

di Alberto Galvi –

I governi militari di Mali, Burkina Faso e Niger hanno sottoscritto un patto di mutua difesa contro possibili minacce di ribellione armata o aggressione esterna. La Carta, conosciuta come Alleanza degli Stati del Sahel, impegna i firmatari ad assistersi a vicenda, anche militarmente, in caso di attacco contro uno di essi.
In Niger è stato rovesciato a luglio il presidente Mohamed Bazoum, che aveva collaborato con l’occidente nella lotta contro i gruppi armati del Sahel. L’ECOWAS (Comunità economica degli Stati dell’Africa Occidentale) ha minacciato di intervenire militarmente in Niger durante il colpo di Stato, ma il blocco regionale nelle ultime settimane ha rinunciato, perché qualsiasi operazione del genere sarebbe stata considerata dal Mali e dal Burkina Faso una dichiarazione di guerra contro di loro.
Va detto che la popolazione si è schierata pressoché totalmente con i golpisti e contro gli interessi francesi nella regione, che non hanno portato benefici alla popolazione. I governanti militari del Niger hanno chiesto alla Francia di ritirare le sue truppe e il suo ambasciatore, poiché la Francia ha rifiutato di riconoscere la nuova autorità militare.
Le relazioni tra la Francia e i tre Stati si sono inasprite dopo i colpi di Stato. La Francia è stata costretta a ritirare le sue truppe dal Mali e dal Burkina Faso, ed è in una situazione di stallo con l’esercito che ha preso il potere in Niger. Il Mali ha anche chiesto alla missione di mantenimento della pace delle Nazioni Unite MINUSMA (Missione multidimensionale integrata delle Nazioni Unite in Mali) di lasciare il paese.
Nell’ultima settimana il Mali ha visto una ripresa delle ostilità da parte di gruppi armati prevalentemente tuareg, una minaccia per l’accordo di pace del 2015. L’accordo mirava a decentralizzare il Mali, integrare gli ex ribelli nelle forze armate e rafforzare l’economia del nord del paese.