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Il ministro degli Esteri Emma Bonino ha osservato, in conclusione della sua visita ufficiale in Senegal che vi sono state “aperture su settori che non immaginavo, come le infrastrutture”. In particolare il titolare della Farnesina ha fatto riferimento a quanto comunicatole dal presidente senegalese Macky Sall, ovvero dell’intenzione di realizzare una linea ferroviaria tra Dakar e Bamako, in Mali, ed una il collegamento tra l’aeroporto internazionale e Dakar.
Bonino ha anche spiegato che l’Italia guarda con “grande interesse alla cooperazione nel campo dell’agricoltura, non solo nell’ottica di Expo 2015, ma anche come strumento economico per prevenire l’immigrazione. Un fattore per noi di grandissimo interesse non solo economico, data le nostre eccellenze nel settore, ma anche politico, come strumento di prevenzione dei flussi migratori”.
Ha quindi fatto notare lo sviluppo del settore “dell’elettricità’ e dell’energia solare, per cui abbiamo firmato il nostro primo contratto”, da 17 milioni di euro fra la Wind Solar e la società elettrica senegalese Senelec.
Partendo per Roma, Bonino ha aggiunto che il rapporto con Paesi come Senegal e Ghana “è innanzitutto di dialogo politico, senza tralasciare il tema dei diritti umani, con possibilità di aperture al dialogo economico”.
