Siria. Gli Usa vogliono che Teheran accetti la dichiarazione di Ginevra sulla transizione

di Manuel Giannantonio –

ginevra 2Dopo l’invito lanciato dal segretario generale dell’ONU, Ban Ki Moon, all’Iran per assistere, mercoledì 22 gennaio, alla riunione a Montreux, dei ministri degli Esteri che precederà le negoziazioni di pace di venerdì, gli Stati Uniti vogliono che Teheran accetti la dichiarazione di Ginevra sulla transizione politica in Siria.
L’amministrazione Obama, al contrario di quella russa, non è mai stata dell’idea di una partecipazione dell’Iran alle negoziazioni di pace sulla Siria, anche se il segretario di Stato John Kerry si augura che il paese possa ricoprire un ruolo positivo e costruttivo in vista della risoluzione della crisi. Ora che Ban Ki Moon ha ufficialmente invitato l’Iran a recarsi a Montreux, gli Stati Uniti hanno fatto sapere che l’invito doveva essere ritirato se Teheran non avesse accettato pubblicamente la dichiarazione di Ginevra del 2012.
Questa dichiarazione dovrebbe essere il punto focalizzante sulla domanda principale della coalizione dell’opposizione siriana, ovvero la partenza dal potere di Assad e la sua sostituzione con un apposito governo di transizione formato con il consenso di tutte le fazioni. Il Dipartimento di Stato ricordando l’aiuto iraniano al regime di Assad, dichiara che l’invito deve essere sospeso se Teheran non riconosce la dichiarazione del 2012. Schierandosi con l’opposizione siriana, Washington può voler rassicurarli alfine di evitare il ritiro dalle negoziazioni che gli Stati Uniti hanno organizzato, insieme ai russi con tanta fatica.
Il ministro degli Esteri britannico condivide la stessa linea di pensiero: “L’invito del segretario generale dell’ONU stipula esplicitamente che dobbiamo assistere alla Conferenza di Ginevra solo sottoscrivendo totalmente al comunicato di Ginevra del giugno 2012, invocando un governo di transizione in Siria”, ha dichiarato il portavoce del Foreign Office.
Se le potenze regionali come l’Iran e l’Arabia Saudita, le potenze internazionali come la Russia e gli Stati Uniti, e l’opposizione siriana riusciranno a mettersi d’accordo nelle ore che seguono, i loro rappresentanti saranno attesi mercoledì a Montreux per l’apertura della conferenza.