Sereni al meeting Onu sul ruolo delle donne nella lotta al Covid-19

Farnesina

“Questa crisi ha colpito duramente le donne ma ha anche dimostrato la loro grande forza, a partire dal ruolo fondamentale che hanno rivestito in prima linea tra gli operatori sanitari in tutto il mondo”. Lo ha dichiarato la Vice Ministra Marina Sereni, intervenendo al Meeting online sul ruolo delle donne nella lotta a Covid-19, co-organizzata dalla Rappresentanza italiana alle Nazioni Unite insieme alle Rappresentanze di alcuni altri Paesi e aperta dalla Vice Segretaria Generale Amina Mohammed.
“Per effetto del lockdown – ha proseguito la Vice Ministra – si è registrato un drammatico aumento degli episodi di violenza domestica e abusi contro le donne, e dobbiamo sapere che, con Covid-19, esiste il chiaro rischio di assistere a un serio passo indietro nelle condizioni di vita delle donne e nella parità di genere.
La difesa e la promozione dei diritti fondamentali delle donne devono essere al centro di tutti gli sforzi per combattere il Virus. Partecipazione delle donne al mercato del lavoro, nuovi servizi alle famiglie, promozione dei ruoli di leadership femminile nell’economia e nella società devono essere priorità dei Piani per la Ripresa, da costruire con il pieno coinvolgimento delle donne nel processo decisionale”.
“L’Italia – ha spiegato Sereni – è da tempo impegnata a prevenire la violenza e a promuovere i diritti delle donne. Intendiamo perciò sfruttare ogni opportunità, anche attraverso la nostra prossima presidenza del G20 nel 2021, per mantenere alta l’attenzione su questo tema, così come siamo impegnati su alcuni temi emersi nella conferenza come la sicurezza alimentare, la necessità di mantenere aperte le catene di approvvigionamento, la sostenibilità del debito”
“Abbiamo a che fare con problemi di enormi proporzioni, ma credo che questa pandemia ci offra anche la possibilità di rinnovare il nostro impegno nella promozione dei diritti e dell’empowerment femminili. Tutto questo – ha concluso la Vice Ministra – lavorando insieme come donne, a livello nazionale, regionale, globale”.