di Alberto Galvi –
Il nuovo Parlamento della Sierra Leone avrà la più grande rappresentanza femminile nella storia del paese, con 41 parlamentari donne dei 135 seggi disponibili, più del doppio rispetto alle ultime elezioni. L’aumento delle donne parlamentari è in gran parte dovuto al Gender Equality and Women’s Empowerment Act, convertito in legge dal presidente Julius Maada Bio pochi mesi fa, che stabilisce una quota del 30 per cento di donne in Parlamento, governo e altre istituzioni.
Gli attivisti affermano che il numero delle donne avrebbe potuto essere più alto se fosse stata seguita correttamente la nuova legge. Prima delle elezioni più recenti, il parlamento della Sierra Leone aveva solo il 12 per cento di rappresentanza femminile. Nel governo, solo quattro dei 32 posti di gabinetto erano ricoperti da donne, molto al di sotto della media globale.
Pur accogliendo con favore la nuova quota rosa, le candidate donne hanno espresso preoccupazione per il fatto che possa essere interpretata male. Nel sistema elettorale della Sierra Leone gli elettori votano per un partito, non per un individuo. I partiti occupano quindi i seggi che hanno vinto da una graduatoria di membri del partito. Poiché gli elettori votavano per i partiti e non per i singoli candidati, il partito decide con quale ordine i candidati si presenteranno ai seggi. Ogni candidata donna viene solitamente classificata dietro a due candidati uomini.
Sebbene ricca di risorse, la Sierra Leone è uno dei paesi più poveri del mondo, con un PIL pro capite di 440 euro nel 2021.