Sierra Leone. Nel teso voto presidenziale Bio ha vinto la rielezione

di Alberto Galvi –

Nel teso voto presidenziale della Sierra Leone, il presidente Julius Maada Bio ha vinto la rielezione, come ha confermato la commissione elettorale, ma il suo principale sfidante si è affrettato a respingere i risultati. Il commissario elettorale capo Mohamed Kenewui Konneh ha dichiarato che Bio è stato rieletto. Il principale rivale del presidente, Samura Kamara dell’APC (All People’s Congress), è arrivato secondo, ma non vi sarà ballottaggio in quanto Bio ha superato di poco il 55% dei voti richiesti per vincere al primo turno.
L’annuncio della commissione elettorale è arrivato dopo che i sostenitori di entrambi i partiti avevano affermato nei giorni scorsi di aver vinto. Bio aveva già sconfitto Kamara, ex ministro degli Esteri, alle elezioni del 2018.
Il conteggio dei voti era già stato contestato dall’APC, condannando in un comunicato una presunta mancanza di inclusività, trasparenza e responsabilità da parte della commissione elettorale. Il partito ha sottolineato la mancanza di informazioni da quali seggi elettorali o distretti provenissero le schede elettorali.
In una conferenza stampa gli osservatori dell’Unione Europea hanno affermato che la mancanza di trasparenza e comunicazione da parte dell’autorità elettorale ha portato a sfiducia nel processo elettorale. Gli ispettori hanno affermato di aver assistito a violenze in sette seggi elettorali durante l’orario di voto e in altri tre durante le fasi di chiusura e conteggio.
Quando i risultati sono stati annunciati, c’erano timori che avrebbero potuto verificarsi ulteriori disordini se nessuno dei 13 candidati avesse ottenuto una vittoria assoluta. Questo voto è stato il quinto dalla fine della guerra civile in Sierra Leone nel 2002, e si è svolto in mezzo a un’elevata disoccupazione e inflazione, nonché a una crescente retorica violenta. Bio ha affrontato crescenti critiche a causa delle debilitanti condizioni economiche in cui versa il paese.