Siria. Astana: al via gruppo di lavoro per scambio prigionieri

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Ad una settimana dal sostanziale fallimento della riunione di Ginevra si è svolto ad Astana, in Kazakistan, l’ottavo round dei colloqui sulla Siria, tavolo voluto da Turchia, Iran e Russia per arrivare ad una de-escalation della crisi. Hanno preso parte agli incotnri, che si sono svolti a porte chiuse, le opposizioni sostenute in particolare da Turchia e Arabia Saudita, e la delegazione del governo di Damasco, questo alleato di Mosca e Teheran.
Per tutti la soluzione alla crisi resta politica, anche perché in quasi sette anni di guerra vi sono stati 340mila morti e milioni di sfollati, e lo stato delle cose è quello di una situazione di stallo.
Reggono, qualche scaramuccia a parte, le aree di cessate-il-fuoco stabilite ad Astana negli incontri precedenti, e con la sconfitta dell’Isis è ora possibile far avanzare il processo di pace che culminerà con nuove elezioni.
L’inviato dell’Onu Staffan de Mistura ha spiegato che in quest’occasione ad Astana è stata stabilita la creazione di un gruppo di lavoro per il rilascio dei prigionieri da entrambe le parti, un passo “encomiabile”, lo ha definito. Si è poi parlato delle operazioni di sminamento e della consegna degli aiuti umanitari.
de Mistura ha fatto sapere di augurarsi che anche a Ginevra, negli incontri previsto per le ultime due settimane di gennaio, possano essere fatti passi concreti.