SIRIA. Flotta russa ormeggiata in base navale a Tartus. A Basr al Harir morti 11 soldati in scontri con disertori

Ansa/Afp, 8 dic 12 –

Una flotta russa ha ormeggiato nella base navale di Tartus, in Siria. Lo ha annunciato l’agenzia ufficiale siriana Sana. ”Le navi hanno ormeggiato in Siria. La loro visita mira ad avvicinare i due Paesi e a rinsaldare i legami di amicizia” tra Mosca e Damasco, ha dichiarato un ufficiale della Marina russa, Yacuchin Vladimir Anatolivic, citato dall’agenzia. Il governatore di Tartus, Atef al Nadaf, ha reso omaggio alla ”posizione rispettabile adottata dalla Russia al fianco del popolo siriano”. Il quotidiano siriano al Watan, vicino al regime, ha riferito che la flotta russa guidata dalla portaerei Amiral Kunetsov rimarra’ a Tartus per sei giorni. Secondo il giornale, la flotta comprende navi da guerra, sottomarini, aerei da combattimento, elicotteri e diversi sistemi di missili anti-aerei. La Russia, che dispone di una base navale al largo del porto di Tartus recentemente ingrandita, si e’ dimostrata un fedele alleato della Siria sin dall’inizio – a marzo – delle rivolte contro il regime di Bashar al Assad e ha regolarmente respinto ogni ingerenza nella crisi, ponendo tra l’altro il veto a un progetto di risoluzione del Consiglio di sicurezza dell’Onu sull’embargo di armi a Damasco, di cui Mosca e’ il principale fornitore.

Violenti scontri tra militari siriani e disertori a Basr al Harir, nella provincia meridionale di Deraa hanno causato nella notte la morte di 11 soldati fedeli al regime. Lo ha annunciato l’Osservatorio siriano dei diritti umani (Osdh). Tra le forze regolari inoltre, 20 militari sono rimasti feriti mentre 9 hanno disertato, hanno aggiunto gli attivisti. Altri scontri si sono verificati stamani a Dael, sempre nella provincia di Deraa, culla della rivolta contro il regime di Bashar al Assad, tra disertori ed esercito regolare armati di mitragliatrici pesanti, ha riferito l’Osdh, precisando che nella citta’ e’ stata staccata la corrente elettrica. Oggi intanto la Lega araba ascoltera’ il primo rapporto del capo dei suoi osservatori sulla missione cominciata il 26 dicembre scorso.