di Giacomo Dolzani –
A quanto riferisce al media israeliano Debka un alto ufficiale statunitense, il segretario di stato Usa John Kerry ha dimostrato “serio scetticismo” di fronte alla proposta del suo omologo russo, Sergei Lavrov, che per evitare un attacco statunitense alla Siria chiedeva a Damasco di porre sotto il controllo della comunità internazionale le proprie armi chimiche e di aderire all’Opcw (Organizzazione per il divieto delle armi chimiche) che ha sede all’Aja.
Nel piano proposto da Mosca è previsto inoltre che questo tipo di armamenti venga tolto anche dalle mani dei ribelli islamisti che, a quanto sembra, già più volte se ne sono serviti.
Nonostante ci sia stata un’apertura da parte di Washington verso questa soluzione Kerry, definendola poco seria, a quanto riferiscono le fonti sembra aver riferito a Lavrov che il governo Usa, pur disposto a prendere in considerazione ogni valida proposta, comunque non interromperà gli sforzi per ottenere dal Congresso l’autorizzazione per l’uso della forza contro il regime di Assad.
