SIRIA. Usa propongono a Mosca piano soluzione, divergenze su al-Assad

TMNews, 11 dic 12 –

Gli Stati Uniti hanno proposto alla Russia un piano di soluzione per il conflitto siriano, che prevede la creazione in tempi brevi di un governo di transizione a cui potranno partecipare anche i sostenitori dell’attuale regime, ma non Bashar al Assad. E malgrado Mosca “condivida le preoccupazioni americane” sul crescente pericolo di un conflitto inter-religioso e sull’utilizzo a un certo punto di armi chimiche, proprio su come arrivare a un decisivo “passo indietro” del presidente siriano l’idea statunitense si è già scontrata con la posizione della Russia, che non intende prendere un ruolo attivo nel negoziato per l’uscita di scena di Assad. Questo, secondo fonti del quotidiano Kommersant, è il risultato di un colloquio diretto tra il segretario di Stato Hillary Clinton e il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov. Il capo della diplomazia di Washington ha incontrato il collega russo a Dublino, in occasione del consiglio ministeriale dell’Osce, la settimana scorsa. E lì ha avanzato la proposta americana. Il piano degli Usa parte dalla prospettiva di uno “scenario negativo” in vista in Siria, quando Assad a un certo punto cadrà. E se nel momento cruciale della sua sconfitta non ci sarà già pronto un governo di transizione, il Paese verrà travolto dal caos e da un conflitto diretto tra i sunniti che stanno ora all’opposizione e le minoranze che hanno sostenuto Assad. All’inevitabile bagno di sangue, che farà sembrare poca cosa gli ultimi tempi del regime di Gheddafi – ha sostenuto Clinton parlando con Lavrov – si sommerebbe poi la concreta possibilità del ricorso alle armi chimiche. Potrebbo Assad nella sua ultima ora, oppure subito dopo i suoi sostenitori.
Mosca, secondo Kommersant, è d’accordo sulla possibilità che la situazione in Siria precipiti in un conflitto ancora più profondo di quello in corso e che possano entrare in gioco anche le armi chimiche. Ma Lavrov ha fatto notare alla collega americana che il vero pericolo, a suo avviso, è che questo tipo di armi finisca in mano a guerriglieri di al Qaida, che secondo i russi già combattono a fianco degli insorti. In ogni caso, la Russia non ha nessuna intenzione di tentare di convincere Assad a farsi da parte, come chiedono invece gli americani. “In primo luogo, perchè a Mosca ritengono che Assad di sua volontà non se ne andrà mai. E poi perchè convincere il presidente siriano è compito dei Paesi che per lui rappresentano una minaccia, ad esempio gli Usa”, riferisce Kommersant sulla base delle sue fonti. Insomma, niente di fatto. Ma Usa e Russia hanno comunque avviato colloqui diretti per la ricerca di una soluzione.