SIRIA. Violenti combattimenti in corso ad Aleppo e a Damasco. Scontro con mlitari giordani

TMNews, 11 ago 12 –

Si combatte anche oggi ad Aleppo, nel nord della Siria, dove i ribelli affermano di aver ripreso delle postazioni nel quartiere di Salaheddine. Violenti scontri tra esercito regolare e ribelli sono in corso anche nel quartiere Tamadoun a Damasco. Spari ed esplosioni sono state udite anche in altri settori della capitale, secondo quanto hanno indicato degli attivisti e una Ong. “L’Esercito siriano libero (Esl) è riuscita a riprendere qualche posizione strategica” nel quartiere di Salaheddine, principale roccaforte dei ribelli in città, ha detto Abdel Qader Saleh, un comandante dell’Esl, formato da disertori e civili che hanno imbracciato le armi. “I combattimenti sono violenti e non si sono fermati nelle ultime 24 ore. Diversi settori di Aleppo sono sotto bombardamento”, ha aggiunto il capo delle operazioni del battaglio “Tawhid” nella regione di Aleppo. I ribelli avevano detto di aver eseguito un ripiegamento “tattico” da Salaheddine, di fronte all’avanzata elle truppe regolari, mentre il regime di Damasco aveva annunciato la conquista completa del quartiere.
A Damasco i combattimenti si svolgono nel quartiere Tamadun (sud), che l’esercito aveva detto di aver ripreso il 4 agosto, hanno precisato l’Osservatorio siriano per i diritti dell’uomo (Sohr), e Comitati locali di coordinamento (Lcc), un’organizzazione di attivisti sul terreno. Spari ed esplosioni sono stati udite nel quartiere Al-Qabun, ha precissto il Sohr. All’inizio di agosto l’esercito siriano aveva annunciato di aver ripreso il controllo intero della capitale dopo violenti combattimenti con l’Esercito siriano libero. Nella provincia di Damasco l’esercito ha bombardato Deir al-Assafir, dove tre persone sono state uccise, e anche le località di Harasta e di Al-Tal, dove la popolazione civile ha cominciato a fuggire secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani. Due persone sono rimaste invece uccise per la caduta di un razzo ad Al-Ghouta. Negli scontri di ieri sono morte 187 persone (111 civili, 52 soldati e 24 ribelli).

Adnkronos/Dpa, 11 ago 12 –

Uno scontro a fuoco tra forze giordane e siriane e’ avvenuto nella notte lungo il confine tra i due paesi a seguito dell’ingresso in territorio giordano di un gruppo di profughi tra i quali figuravano disertori del regime siriano. A renderlo noto e’ stata una fonte delle forze di sicurezza di Amman che ha parlato di una sparatoria tra pattuglie delle guardie di frontiera dopo che le forze siriane avevano aperto il fuoco contro un gruppo di circa 500 profughi che cercavano di entrare in territorio giordano. Le forze giordane avrebbero risposto al fuoco di quelle siriane che prendevano di mira i profughi ormai entrati in Giordania vicino al villaggio di confine di Al Shajerah. Nell’intenso scontro durato circa mezzora nessuno sarebbe rimasto ferito da parte delle forze giordane. Nel gruppo di profughi passati in Giordania, secondo attivisti siriani, decine di alti esponenti militari siriani che hanno deciso di disertare.