Slovacchia. I trasportatori bloccano i camion ucraini, ‘concorrenza sleale’

Orban contrario all'entrata di Kiev nell'Ue.

di Guido Keller

Il blocco navale imposto dalla Russia ha spinto l’Ucraina ad esportare il grano verso l’Europa via terra. La cosa aveva fatto infuriare nelle scorse settimane i produttori ungheresi e soprattutto polacchi a causa della concorrenza sleale, come pure i trasportatori dell’Europa orientale per via dell’abolizione dei permessi di entrata nell’Ue dei camion ucraini, fatto che ha comportato il crollo dei guadagni di molte aziende.
Dopo le manifestazioni in Polonia, per cui il governo ha cercato di correre ai ripari e il voto di ottobre è andato ai nazionalisti liberali di Donald Tusk, oggi è toccato ai trasportatori slovacchi inscenare proteste. Così fin dall’alba diversi camionisti hanno bloccato con i loro mezzi il valico di Vysne Nemecke-Uzhhorod, ed hanno annunciato che l’iniziativa proseguirà ad oltranza.
Il blocco navale del grano ucraino era stato reintrodotto dopo il ritiro dei russi dall’accordo mediato dalla Turchia, in quanto gli ucraini esportavano il grano nei paesi ricchi dell’occidente e non, come avrebbe previsto l’accordo, nei paesi poveri. Nei giorni scorsi sono partite dalla Russia a titolo gratuito le prime navi cariche di cereali dirette in Somalia e Burkina Faso.
Intanto il premier ungherese Viktor Orban è intervenuto su Kossuth Rádió per ribadire la propria contrarietà all’entrata dell’Ucraina nell’Ue in quanto “non coincide con gli interessi del nostro paese”. Orban ha insistito che, nonostante le aspettative di Bruxelles, sulla cosa “non c’è accordo, per cui ci si dovrebbe concentrare su questioni su cui c’è accordo”.