Somalia. Gli al-Shabaab attaccano un altro hotel: 15 morti a Mogadiscio

Notizie Geopolitiche –

attentato mogadiscioA poche settimane dall’attacco all’hotel Ambassador di Mogadiscio (13 morti), gli al-Shabaab somali hanno preso di mira oggi un’altra struttura alberghiera della capitale, anche in questo caso frequentata da personalità del governo: si tratta dell’hotel Nasa-Hablod, dove la strategia dei terroristi è stata quella dell’autobomba condotta da un kamikaze che esplode ed alla quale segue lo sparo con armi automatiche. I morti ammontano a una quindicina, 25 i feriti.
Immediata la rivendicazione del gruppo terroristico legato ad al-Qaeda; ma tra le vittime dell’assalto, condotto da un commando di quattro jihadisti, figurano diverse donne.
Gli al-Shabaab, che hanno controllato fino a poco fa buona parte della Somalia centromeridionale, sono stati spinti sempre più a sud dalle forze dell’Amisom, missione formata da Burundi, Etiopia, Gibuti, Ghana, Sierra Leone, Kenya, Uganda e Nigeria e supportata dai droni Usa che partono dalla base Gibuti. In particolare il Kenya opera con l’aviazione, truppe di terra e con la marina, il cui intervento è stato essenziale per la liberazione di Chisimaio.
Perso buona parte del territorio, si sono dati alla guerriglia ed agli atti di terrorismo: oltre agli hotel Nasa-Hablod e Ambassador, il 26 luglio 2015 è stato preso di mira l’hotel Jazeera Palace (13 morti), il 10 luglio precedente gli hotel Wehliya e Sayidka (10 morti), il 28 marzo 2015 è stata la volta dell’hotel La Mecca, in cui è rimasto ucciso l’ambasciatore all’Onu con altre 15 persone.
Recentemente è stato ucciso da un elicottero Usa (ma le versioni sono contrastanti) Mohamed Mohamud, conosciuto con il nome di Dulyadeyn e considerato la “mente” della strage dell’aprile del 2015 presso il campus universitario di Garissa, in Kenya, costata la vita a 148 persone, in gran parte studenti.