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Almeno diciotto persone sono state uccise nella regione sudanese del Darfur (ovest) dalla settimana scorsa nelle violenze tra due tribù arabe nel distretto di Oum Dukhun, alla frontiera con il Ciad. Lo hanno indicato i vertici delle comunità. Le violenze sono iniziate la scorsa settimana quando un membro della tribù dei Messiriya ha ucciso un esponente dei Salamat: lo ha riferito la missione congiunta Nazioni Unite-Unione africana per il mantenimento della pace in Darfur (Unamid). Moussa al Beshir, un leader Salamat, ha spiegato che una “piccola divergenza” tra due persone ha portato a scontri mortali. “Fino a ieri, il numero delle vittime nelle fila dei Salamat era 18”, ha aggiunto. Da lunedì, undici persone sono morte da entrambe le parti, ha dichiarato un responsabile Messiriya che si trova a Nyala, capoluogo del Sud Darfur a circa 250 chilometri dal luogo degli incidenti.
