Corea del Nord: l’Unione europea pensa a nuove sanzioni

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Nonostante le continue minacce di Pyongyang, a cui pochi credono per il fatto che sono viste ad uso e consumo interno per giustificare ad un popolo affamato le ingenti spese militari e di ricerca nel campo del nucleare, le sette nazioni dell’Unione europea presenti nella Corea del Nord con un’ambasciata non stanno pensando al richiamo del proprio personale diplomatico.
I sette paesi sono Germania, Regno Unito, Bulgaria, Svezia, Romania, Repubblica Ceca e Polonia ed un esponente dell’Unione europea ha spiegato che semmai è in programma una discussione per l’inasprimento delle sanzioni economiche, specialmente in vista dell’annunciato quarto test nucleare.