TAGIKISTAN. Uzbekistan taglia le forniture di gas

TMNews, 31 dic 12 – 

Il Tagikistan, la più povera tra le repubbliche ex sovietiche dell’Asia centrale, ha annunciato che il vicino Uzbekistan, suo unico fornitore di gas, ha interrotto le consegne. L’annuncio arriva mentre è in corso il tradizionale tira e molla annuale per il rinnovo dei contratti di fornitura del gas e crescono le tensioni per il progetto tagiko di costruire una centrale idroelettrica che potrebbe ridurre la disponibilità idrica uzbeka. “Non riceviamo più gas dall’Uzbekistan” ha detto un portavoce delle società di distribuzione di stato Tajiktransgas. “Le forniture sono state interrotte”. L’Uzbekistan ha già bloccato per due settimane ad aprile le forniture di gas dal Tagikistan. Il Paese cerca di indirizzare l’export di gas verso il lucrativo mercato cinese e ha ridotto anche le consegne verso al Russia. Ma il Tagikistan non ha altre fonti di energia e soffre di ricorrenti blackout elettrici. Il paese, con i suoi 7,5 milioni di abitanti, sta portando avanti il progetto per la diga di Rogun, che sfrutta le copiose risorse idriche della montagna. L’Uzbekistan teme che la diga possa danneggiare le coltivazioni di cotone e rappresenti una minaccia per la sicurezza nazionale. Gli analisti stimano che il Tagikistan abbia bisogno di 1,2 miliardi di metri cubi di gas d’anno, ma nel 2012 ha ricevuto solo 133 milioni di metri cubi, sufficienti per far funzionare una sola centrale elettrica. Martedì scorso l’uzbekistan aveva annunciato l’intenzione di tagliare il gas al Tagikistan, il cui premier Akil Akilov ha chiesto colloqui urgenti, richiesta caduta nel vuoto. “Un nuovo contratto non è ancora stato firmato” ha detto il portavoce di Tajiktransgas. “La parte tagika è pronta a trattare, ma non ha ancora ricevuto un invito in tal senso dai colleghi uzbeki”.