Taiwan. Elezioni presidenziali: i partiti di opposizione rinunciano al candidato unico

di Alberto Galvi

Per le elezioni presidenziali di Taiwan del prossimo anno i partiti di opposizione hanno registrato candidati separati, poche ore dopo il fallimento del tentativo di presentare una candidatura congiunta contro il DPP (Partito Democratico Progressista) al governo. Il principale partito d’opposizione, il Kuomintang, schiererà per la presidenza Hou Yu-ih, mentre Ko Wen-je si candiderà per il più piccolo TPP (Partito popolare di Taiwan).
Il Kuomintang ha scelto l’uomo dei media filo-cinese Jaw Shaw-kong come compagno di corsa di Hou, mentre il TPP ha optato per uno dei suoi parlamentari, Cynthia Wu. Il miliardario Terry Gou è molto indietro nei sondaggi d’opinione rispetto agli altri candidati e non è chiaro se si registrerà come indipendente o non si registrerà affatto presso la commissione elettorale entro la data prestabilita.
Il DPP sta schierando l’attuale vicepresidente William Lai, con Hsiao Bi-khim, ex inviato di Taipei negli Stati Uniti, come suo vice.
I partiti di opposizione, considerati più favorevoli a Pechino, hanno annunciato la scorsa settimana che avrebbero schierato un candidato congiunto, una mossa che avrebbe creato una grande sfida per Lai, che è molto più avanti nei sondaggi.
Le elezioni a Taiwan si svolgeranno il 13 gennaio. Pechino, che considera Taiwan come proprio territorio, intensifica la pressione militare e politica sull’isola, ha interrotto i contatti ad alto livello con il governo e ha intensificato le attività militari subito dopo la prima elezione della presidente Tsai Ing-wen nel 2016.
Il Kuomintang ha cercato di presentarsi come il partito che può meglio lavorare con la Cina ed evitare conflitti. La Cina ha da tempo avvertito di essere pronta a usare la forza per prendere il controllo di Taiwan. Il fallimento della coalizione Kuomintang-TPP ha deluso l’opinione pubblica.