Somalia. Il paese entra ufficialmente nell’EAC

di Alberto Galvi

La Somalia è entrata ufficialmente a far parte della Comunità dell’EAC (Stati dell’Africa Orientale), l’organizzazione regionale annunciata con un mercato unico che consente la libera circolazione delle merci e delle persone. L’ammissione di Mogadiscio all’Unione è stata approvata dai leader della regione durante il 23mo vertice ordinario dei capi di Stato tenutosi ad Arusha, in Tanzania, dopo negoziati durati quasi un anno.
L’EAC, che ha sede ad Arusha, comprende ora 8 paesi, ovvero Burundi, Kenya, Ruanda, Tanzania, Sud Sudan, Uganda e RDC (Repubblica Democratica del Congo). Le speranze di Mogadiscio di unirsi al blocco regionale si sono riaccese quando nel 2016 è stato ammesso il Sud Sudan, altrettanto tormentato, e successivamente la RDC, che ha anch’essa molteplici conflitti all’interno dei suoi confini, nel 2022.
L’annuncio è stato dato alla presenza del presidente somalo Hassan Mohamoud. L’EAC facilita il commercio transfrontaliero attraverso l’abolizione dei dazi doganali, istituendo così un mercato comune fin dal 2010. Escludendo la Somalia, i paesi dell’EAC coprono una superficie di 4,8 milioni di chilometri quadrati e hanno un prodotto interno lordo combinato di 305 miliardi di dollari. Con una popolazione di circa 17 milioni di abitanti, la Somalia ha la costa più lunga del continente africano, e porta il mercato potenziale dell’EAC a più di 300 milioni di persone.
Il governo somalo, sostenuto dalla comunità internazionale, combatte da oltre 16 anni l’insurrezione del gruppo islamico radicale al-Shabaab, affiliato ad al-Qaeda. Kenya e Uganda stanno contribuendo con truppe alla forza dell’Unione Africana schierata in Somalia per combattere i ribelli jihadisti.