Tensioni sulla Crimea dopo gli attentati sventati. I russi inviano gli S-400

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Crimea mappaCresce la tensione in Crimea, dopo che le autorità russe hanno fatto sapere di aver sventato attacchi terroristici, per cui il premier Dimitry Medvedev ha affermato che “A mio parere, si tratta di un crimine commesso contro lo Stato russo e il popolo russo che vive in uno dei territori appartenenti alla Federazione Russa”.
Medvedev ha spiegato che “L’indagine è in corso, stiamo raccogliendo tutte le informazioni in materia, che sono un bel po’. Posso solo esprimere rammarico ancora una volta dal momento che questa attività è stata approvato dalla leadership di un paese che è vicino a noi, al di là del fatto che abbiamo attualmente rapporti complicati”.
L’allusione è all’Ucraina, ma il ministero degli Esteri di Mosca è stato ancora più esplicito in un incontro con il capo della delegazione dell’Unione europea in Russia, Vygaudas Usackas, al quale “è stata fornita una spiegazione dettagliata del tentativo da parte di funzionari del ministero della Difesa ucraino di portare attacchi terroristici in Crimea”.
Nei giorni scorsi il presidente ucraino Petro Poroshenko ha dispiegato unità militari nell’area e su Twitter ha scritto che “Ho tenuto una riunione con la direzione delle agenzie di difesa e il ministero degli Esteri… ho ordinato di mettere tutte le unità nei pressi del confine amministrativo con la Crimea e lungo tutta la linea di contatto con il Donbas”.
Contestualmente si è appreso dal ministero della Difesa russo che in Crimea sono arrivati sistemi antimissilistici S-400, destinati a un reggimento di base nella penisola annessa nel 2014 dalla Russia con una legge ad hoc, dopo un referendum tenutosi il 16 marzo di quell’anno.
L’annessione della Crimea è alla base delle sanzioni nei confronti della Russia da parte dell’Unione Europea e degli Usa.