Thailandia. Tabella di marcia concordata tra il governo e i ribelli separatisti musulmani per il cessate-il-fuoco

di Alberto Galvi

Il governo tailandese e i ribelli separatisti musulmani del sud hanno concordato una tabella di marcia per cercare di porre fine ai combattimenti che durano da decenni. Nella capitale malese Kuala Lumpur le parti in causa hanno tenuto due giorni di colloqui, e si incontreranno nuovamente nei prossimi due mesi per definire i dettagli del piano. Sperano di concordare un cessate-il-fuoco che copra il mese di digiuno musulmano del Ramadan, che inizia il 10 marzo, e la festa tailandese di Songkran di metà aprile.
Dal 2004 nelle tre province più meridionali della Thailandia, Yala, Pattani e Narathiwat, le uniche a maggioranza musulmana, quasi 7mila persone sono morte nel corso di un’insurrezione. I musulmani della Thailandia meridionale differiscono per etnia, cultura e lingua dalla maggioranza buddista, ma godono della simpatia di molti malesi, circa il 60 per cento dei quali sono musulmani.
I colloqui tra i gruppi separatisti e il governo tailandese si sono svolti in Malesia dal 2013, ma d’allora sono stati fatti pochi progressi. I combattimenti sono intermittenti ma brutali. I musulmani malesi accusano le forze di sicurezza di abusi, nonché esecuzioni extragiudiziali. Il piano di pace sarà firmato il prima possibile.