di Valentino De Bernardis –
Il primo ministro incaricato Komi Selom Klassou ha ufficializzato la composizione della nuova compagine governativa che per i prossimi cinque anni guiderà la piccola repubblica africana del Togo. Senza nessuna sorpresa di rilievo, Adji Otèth Ayassor mantiene il controllo sulle casse dello Stato, con la riconferma al dicastero dell’Economia, delle Finanze innalzato alla carica di ministro di Stato. A interessare è l’ingresso nell’esecutivo di Kossi Assimaidou, anziano dirigente del Fondo Monetario internazionale, come ministro responsabile della Pianificazione e Previsione presso il ministero di Stato dell’Economia e delle Finanze che potrebbe significare una maggiore collaborazione tra il Togo e l’Istituzione di Washington per far giungere il paese ad un maggiore grado di maturazione economica.
La compagine femminile, rimane invece minoritaria, rappresentata da quattro ministri su ventitré, sebbene con ruoli anche di primo piano, nello specifico: Victoire Tomégah Dogbe (Sviluppo, artigianato e occupazione giovanile), Lawson Cina (Poste), Tchabilengui Kolani Yantcharé (Azione Sociale e alfabetizzazione), Bernadette Legzim-Balouki (Commercio, Industria e Turismo).
Gli altri ministri nominati sono:
Istruzione superiore e ricerca: Octave Nicoué Broohm
Funzione pubblica, sicurezza sociale e lavoro: Gilbert Bawara
Infrastrutture e trasporti: Ninsao Gnofam
Sicurezza e Protezione Civile: Yark Damehane
Affari Esteri, Cooperazione e Integrazione africana: Robert Dussey
Agricoltura e Zootecnia: Ouro-Koura Agadazi
Amministrazione territoriale e Amministrazione degli enti locali: Payadowa Boukpessi
Giustizia: Cristo Agbétomé
Pianificazione: Fiatuwo Sessenou
Istruzione primaria e secondaria: Komi Palamwé Tchakpélé
Istruzione tecnica e della formazione professionale: Georges Aidam
Ambiente e Risorse Forestali: Andrew Johnson
Comunicazione, Cultura, Gioventù, Sport e Educazione Civica: Guy Maje Lorenzo
Salute: Moustapha Midjiyawa
Rappresentante presso Presidenza della Repubblica: Batienne Kpabré Silly
Ministro delegato presso il Ministro di Stato, Ministro dell’Economia e delle Finanze per il Bilancio: Sani Yaya
Per quanto concerne invece i dicasteri della Difesa e dei Veterani, questi sono rimasti sotto diretto controllo del presidente della Repubblica Faure Gnassingbé.
Sono molteplici i compiti che il nuovo esecutivo si troverà ad affrontare nel breve e medio periodo, come emergenze di carattere politico, rappresentata da una forte polarizzazione dello scontro politico tra maggioranza ed opposizione, ed economico-sociale, come la lotta alla povertà, alla disoccupazione ed importanti riforme strutturali. Sfide di primaria importanza per rilanciare l’economia del paese, attrarre investimenti stranieri e non convincere i donatori internazionali a rimanere nel paese.
Con la nomina di Komi Sélom Klassou alla carica di primo ministro (5 giugno), a discapito politici con un maggiore seguito all’interno del partito presidenziale (come ad esempio Sidémého Dzidudu Dogbe Tomegah oppure Messan Agbéyomé Gabriel Kodjo), Faure Gnassingbé ha voluto riaffermare il suo totale controllo sullo stesso e dare un chiaro messaggio ai partiti di opposizione sull’indirizzo che vuole dare alla politica di pacificazione nazionale. Geografo, cinquantacinque anni, originario di Notsé, nella regione degli altopiani (enorme bacino elettorale del presidente in carica), Klassou incarna perfettamente il ruolo di uomo di partito, disposto ad accettare senza tentennamenti gli incarichi (e anche i non incarichi) che gli sono stati affidati nel corso della sua vita politica sia da Faure Gnassingbé che da suo padre, l’ex presidente Gnassingbé Eyadéma.
Il tentativo di riconciliazione nazionale sembra quindi ripartire in salita, sotto il peso di un presidente della repubblica giunto al terzo mandato e alquanto ritroso a concedere spazi politici all’opposizione, e un primo ministro tendenzialmente preparato ad eseguire tutte le direttive che giungono dall’alto.
Nella foto: Komi Sélom Klassou.
@debernardisv
