Trinidad e Tobago. Il PNM ha vinto le elezioni generali

di Alberto Galvi

Il primo ministro di Trinidad e Tobago Keith Rowley ha annunciato che il suo partito il PNM (People’s National Movement) ha vinto le elezioni generali. In questa tornata elettorale un milione di elettori hanno dovuto eleggere i 41 membri del parlamento. Il leader del partito vincitore sarà poi incaricato di formare un governo.
La tornata elettorale si è svolta senza la presenza di osservatori internazionali che hanno dovuto subire una quarantena di 14 giorni a causa del Covid-19 all’arrivo a Trinidad e Tobago.
La Camera dei rappresentanti è composta da 42 seggi, di cui 41 membri sono eletti direttamente nei collegi uninominali con voto a maggioranza semplice, mentre il presidente della Camera è di solito designato fuori dal parlamento. I deputati hanno un mandato di cinque anni.
In questa tornata elettorale il partito PNM di Keith Rowley si è aggiudicato 22 dei 41 seggi in palio alle elezioni, mentre l’altro grande partito l’UNC (United National Congress) ha vinto i restanti 19 seggi.
La campagna elettorale di Trinidad e Tobago è stata improntata sulla corruzione e la gestione della pandemia da coronavirus. Tra i candidati alla carica di deputato c’era anche Austin Jack Warner, l’ex vice presidente della FIFA (Fédération Internationale de Football Association), denunciato dai tribunali statunitensi per il suo presunto coinvolgimento nel Fifagate.
La denuncia ha riguardato una causa da 20 milioni di dollari intentata contro di lui dalla CONCACAF (Confederation of North, Central America and Caribbean Association Football). Lo scorso 1° luglio il giudice William F Kuntz ha emesso una sentenza contro Warner, che rischia ora l’estradizione negli Stati Uniti.
Ad eccezion fatta dei due principali partiti, Warner era in corsa per uno degli altri 17 che partecipavano alle elezioni. In totale c’erano 146 candidati per 19 partiti politici, alla conquista di 41 seggi il 30% dei quali era riservato alle candidate donne.
Per quanto riguarda la pandemia da Covid-19, il governo ha ricevuto elogi a livello regionale e internazionale per la gestione della pandemia. Dall’inizio della crisi sanitaria, il Paese ha registrato 275 casi confermati, 8 morti e 128 guariti. L’epidemia è iniziata a causa del flusso di migranti provenienti dal vicino Venezuela o dal continente latinoamericano.
Dal punto di vista economico Trinidad e Tobago grazie alla sua stabilità politica ha molte potenzialità di sviluppo soprattutto grazie alla diversificazione economica e alla sua forza lavoro istruita e di lingua inglese. I principali settori del Paese sono: finanza, logistica, turismo, agricoltura, tecnologia dell’informazione e della comunicazione.
Lo sviluppo economico del Paese è stato invece ostacolato dalla bassa produttività del lavoro, dalla burocrazia pubblica inefficiente e dalla corruzione.
Rowley ha promesso di non reimporre le misure di quarantena per contenere la pandemia, ma semplicemente di chiudere bar e ristoranti. Inoltre, Rowley ha annunciato dopo che diversi studenti sono risultati positivi al coronavirus, la chiusura di tutte le scuole elementari.
L’elettorato a Trinidad e Tobago è in gran parte diviso tra i due principali partiti, il PNM che è sostenuto dagli elettori di origine africana, mentre l’UNC che è sostenuto dalle persone di origine indiana.
Una vittoria nelle elezioni estenderà di cinque anni il mandato di Rowley come primo ministro. L’EBC (Elections and Boundaries Commission)) dovrebbe annunciare i risultati ufficiali martedì prossimo.