TUNISIA. Il capo dell’Unione degli industriali a Ben Guerdane, scoppia la rivolta

di Saber Yakoubi –

ben guerdaneSolo pochi giorni fa il presidente tunisino, Moncef Marzouki, ha revocato lo Stato d’emergenza in vigore dal 2011, ma la situazione nel paese nordafricano sembra ancora non essere del tutto sotto il controllo delle autorità: sono infatti in corso scontri fra la popolazione e le forze di sicurezza presso la città meridionale di Ben Guerdane, 500 km da Tunisi e 30 dal confine libico.
Da quanto si è appreso, le proteste sono iniziate con la visita nella città di Wided Bouchamaoui, presidente dell’Unione degli industriali della Tunisia, la quale ha cercato di portare la propria solidarietà per la situazione difficile che interessa il centro, isolato e dipendente dai traffici commerciali con la vicina Libia: a causa dei continui disordini il valico di Ras Ajdir è chiuso ormai da settimane, cosa che ha comportato la chiusura della linfa vitale della città.
Nel suo intervento Bouchamaoui ha promesso di portare a Ben Guerdane industrie per l’estrazione del petrolio e delle risorse naturali, ma i cittadini hanno ribattuto che loro vogliono la riapertura del valico e non la presenza di aziende che vallo lì per sfruttare risorse naturali senza che ne derivino loro diritti.
Al momento non si parla di morti e di feriti, ma negli scontri si sono uditi spari.