Ansa, 16 feb 13 –
Slitta forse di un paio di giorni l’annuncio con il quale Hamadi Jebali, primo ministro tunisino ed esponente del partito Ennahda, rivelera’ se il suo tentativo di creare un esecutivo solo di tecnici vedra’ la luce. Nelle ultime ore Jebali ha intensificato i contatti con i partiti (l’ultima riunione e’ finita la scorsa notte) e continuano ad emergere le difficolta’ con Ennahda, che non intende appoggiare la sua iniziativa. La necessita’ di avere il massimo consenso possibile intorno al suo progetto potrebbe indurre Jebali a modificare l’originaria idea di un governo fatto di soli tecnici a favore di uno che, mantenendo intatta l’immagine di un esecutivo politico, veda alla guida dei ministeri piu’ importanti dei ”laici” non di area.
TMNews, 16 feb 13 –
Alcune decine di militanti del partito islamista Ennahda, al potere, hanno cominciato a manifestare questa mattina nel centro di Tunisi per difendere il diritto del loro movimento a guidare il governo. I manifestanti hanno percorso la strada Habib Bourguiba, gridando “Il popolo vuole un Ennahda di ferro” e “Sostenere Ennahda è un dovere”. Hanno inoltre fischiato l’ex primo ministro Beji Caid Essebsi e il suo partito Nidaa Tounes, che si presenta come alternativa al movimento islamista. Il corteo precede una manifestazione prevista a inizio pomeriggio per denunciare l’iniziativa del premier Hamadi Jebali di formare un governo apolitico. Dopo aver incontrato i capi dei principali partiti, Jebali ha annunciato nuove consultazioni su sua iniziativa, rinviando sine die la composizione di un governo e prolungando la crisi politica in cui il Paese è sprofondato.
