TUNISIA. Marzouki, sconfitto, lancia il movimento per prevenire la dittatura

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marzoukiL’ormai ex presidente della Tunisia Moncef Marzouki non ha digerito la sconfitta alle elezioni di domenica che hanno consegnato la carica di presidente della Repubblica al Beji Caid Essebsi, leader del partito laico Nidaa Tounes.
Essebsi è, secondo Marzouki, un uomo dell’ancien régime: già consigliere di Habib Bourguiba, ha ricoperto vari incarichi tra cui quello di ministro dell’Interno dal 1965 al 1969, ministro della Difesa dal 1969 al 1970, ministro degli Affari Esteri dal 1981 al 1986, presidente del Parlamento dal 1990 al 1991 e primo ministro dal 27 febbraio 2011 al 24 dicembre 2011.
La posta in palio era importante, dal momento che il ruolo di presidente della Tunisia è centrale, in quanto non è solo rappresentativo e di garanzia, bensì è determinante, ad esempio, nella politica estera.
Marzouki, che al ballottaggio era sostenuto anche dalle formazioni islamico-moderate, ma che è stato battuto dal 55,68% di Essebsi, ha annunciato la creazione di un movimento politico volto ad impedire il ritorno della “dittatura”: “Annuncio qui, da questo luogo, che lanciamo il movimento del popolo dei cittadini”, ed ha chiesto ai “democratici” ad unirsi per “impedire il ritorno della dittatura”.