Tunisia. Una giovane donna tunisina sviluppa un metodo terapeutico naturale per ridurre i rischi ambientali dei rifiuti farmaceutici e chimici

di Bessem Ben Dhaou

SFAX (Tunisia). Yasmine al-Henati, una giovane donna tunisina del governatorato di Sfax, ha studiato negli ultimi anni un metodo per ridurre gli effetti nocivi dell’inquinamento ambientale e sulle persone. Si tratta di un trattamento, il primo del genere Tunisia, che ha permesso di ridurre notevolmente l’uso di medicinali attraverso la terapia bioenergetica con la quale una persona può effettuare l’autoguarigione e la rigenerazione delle proprie cellule con il contatto costante con elementi naturali quali l’acqua, l’aria, il sole e la terra. Espone figurativamente tali trattamenti anche attraverso la pittura.
Il trattamento adottato da Yasmine al-Hentati, formatasi presso istituti esteri, è rivolto principalmente ai pazienti psichiatrici e a coloro che soffrono di malattie fisiche causate dal disequilibrio energetico, e supera la prescrizione di medicinali che causano effetti collaterali importanti.
Yasmine al-Hentati ha affermato che seguire la terapia energetica protegge il nostro suolo, i mari e l’aria dai rifiuti tossici dei farmaci, in particolare quelli chimici dannosi per l’ambiente. Ha così invitato tutti gli operatori del settore sanitario a ridurre l’uso di medicinali, tranne nei casi necessari, per prevenire rischi ambientali in un paese e in un governatorato che soffrono il problema di reperire soluzioni radicali per lo smaltimento e il riciclo dei rifiuti.
Al-Hentati ha menzionato la questione dei pericolosi depositi di rifiuti sanitari che sono stati trovati dalla polizia municipale a Bab al-Jabali, governatorato di Sfax, circa un anno fa, e che sono stati stimati in circa 300 tonnellate.