TURCHIA. I servizi segreti individuano grazie a Facebook il commando israeliano che assalì la Flottilla

Ansa, 26 set 11 –

Avvalendosi di Facebook e Twitter, i servizi segreti turchi sono riusciti ad individuare quasi tutti i militari israeliani coinvolti nel sanguinoso arrembaggio alla nave di militanti filo-palestinesi dell’anno scorso che ha innescato la crisi fra Turchia e Israele. Questo almeno e’ quanto sostiene il quotidiano turco Sabah fornendo dettagli di una certosina operazione di spionaggio basata sui due popolari social network. Su richiesta della Procura di Istanbul che non e’ riuscita a farsi dare da Israele i nomi dei commando e dei loro capi per i canali convenzionali, il servizio segreto turco (Mit) ha esaminato le immagini disponibili del raid del maggio 2010 sulla Mavi Marmara diretta con aiuti umanitari a Gaza e su cui morirono nove militanti turchi. Al setaccio sono state passate anche immagini riprese durante una visita compiuta dal premier israeliano Benyamin Netanyahu in ottobre alla base navale dei pressi di Haifa che piloto’ l’arrembaggio. Sempre secondo quanto sotiene Sabah, l’incrocio dei volti con quelli dei profili Facebook e Twitter e’ stato accompagnato dall’esame di messaggi ed e-mail dei soldati, ottenendo poi conferme da agenti segreti turchi in Israele. Alla fine il magistrato inquirente sarebbe stato in grado di identificare 174 persone, tra i quali quasi tutti i soldati che parteciparono all’arrembaggio assieme agli ufficiali e ai politici che lo ordinarono, a cominciare da Netanyahu. Il procuratore avrebbe le foto di 148 soldati coinvolti nell’operazione. Con probabilita’ praticamente zero di ottenere alcuna risposta, il magistrato – attraverso il ministero della Giustizia turco – dovrebbe ora chiudere conferma alle autorita’ israeliane che i militari identificati hanno effettivamente preso parte al raid ma e’ presumibile che la pratica rimanga uno sterile filone della contesa fra Turchia e Israele su Gaza.