Ucraina. Fiamme alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, ma nessuna bomba

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Continua l’offensiva russa in Ucraina, ormai arrivata al nono giorno di combattimenti, con 1.800 obiettivi militari distrutti, numerose vittime anche tra i civili e centinaia di migliaia di profughi.
Oggi si è temuto per un incendio avvenuto nel complesso della centrale nucleare di Zaporizhzhia, situata nei pressi della città di Enerhodar, sulle sponde del bacino idrico di Kachovka sul fiume Dnepr. La centrale, attivata nel 1985, è una delle più grandi d’Europa e conta sei reattori di tipo VVER1000 per 5.700 MW.
In un primo momento i media hanno parlato di “bomba” con accuse alle forze russe di averla lanciata, ma le fiamme che hanno colpito un edificio sarebbero di altra origine e comunque sono state subito domate.
La parte nevralgica della centrale, quella dove sono i reattori, non ha subito danneggiamenti e non vi sono state fughe di radiazioni.
Con un tweet il presidente del Consiglio italiano Mario Draghi ha condannato “l’attacco scellerato della Russia alla centrale nucleare di Zaporizhzhia. Un attacco contro la sicurezza di tutti. L’Ue continui a reagire unita e con la massima fermezza, insieme agli alleati, per sostenere l’Ucraina e proteggere i cittadini europei”.
Attraverso un comunicato il ministero della Difesa russo ha tuttavia precisato che “Il 28 febbraio le Forze armate russe hanno preso il controllo della città di Energodar, della centrale nucleare di Zaporozhye e della zona circostante. I militari ucraini di guardia alla centrale sono fuggiti.
Stanotte sul territorio adiacente alla centrale nucleare il regime di Kiev ha tentato di mettere in atto una terribile provocazione. Circa alle due di notte la pattuglia mobile della Rosgvardia ha subito un attacco da parte di un gruppo di sabotaggio ucraino, e dalle finestre di alcuni piani del complesso di addestramento, che si trova al di fuori della zona della centrale, è stato aperto un fuoco violento con armi leggere contro i militari russi. In risposta le postazioni di sabotatori ucraini sono state neutralizzate con l’impiego di armi da fuoco. Il gruppo di sabotaggio ucraino in fuga ha appiccato l’incendio alla struttura.
Le squadre di vigili di fuoco arrivate sul posto hanno potuto estinguere le fiamme. Al momento della provocazione nessuno dei dipendenti della centrale si trovava nella struttura. La centrale continua ad operare in modo regolare. Il livello di radioattività è nella norma”.

(Foto: Depositphotos).