Ucraina. I russi bloccano Chernobyl

Per l'Aiea nessun pericolo di fuga di radiazioni.

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Energoatom, l’ente ucraino che gestisce le centrali atomiche del paese, ha reso noto questa mattina di aver “perso il contatto remoto di trasmissione dati con i sistemi di salvaguardia di Chernobyl”.
La cosa ha destato preoccupazioni, in quanto Energoatom ha informato che è stata tolta la corrente elettrica alla centrale, per cui non sarebbe stato possile raffreddare combustibile nucleare esaurito, con il conseguente rischio di fughe radioattive.
E’ stato poi il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba a lanciare l’allarme, spiegando che “senza corrente vi sarà il blocco dei sistemi di raffreddamento dell’impianto di stoccaggio del combustibile nucleare, cosa che comporterà la fuoriuscita di radiazioni entro 48 ore”. Kuleba ha quindi chiesto la sospensione delle ostilità nell’area e la riattivazione della fornitura di elettricità alla centrale.
L’Aiea, l’Agenzia atomica internazionale dell’Onu con sede a Vienna, ha tuttavia diffuso un comunicato a firma del direttore generale Rafael Mariano Grossi in cui si legge che nonostante il blocco dell’energia “non c’è nessun impatto critico sulla sicurezza”, dal momento che “il volume dell’acqua della piscina di stoccaggio è sufficiente per garantire un’eccicace rimozione del calore”.